La strada è stata molto bella, ma il mio piede è completamente andato! Mi sono dovuto fermare per il dolore a metà del cammino, rimedicare il dito e proseguire con i sandali aperti, che in realtà avevo portato soltanto per fare la doccia. Mi sento un po’ come un turista tedesco con i miei sandalini ed il calzino bianco sotto i jeans! Ho dovuto pure prendere un antidolorifico per riuscire ad andare avanti, ma ce l’ho fatta! Emilio mi dice che io non sono un pellegrino, ma un penitente!!! Manuela, una signora tostissima del gruppo, che si sta facendo il cammino con noi dopo ben due interventi chirurgici di riduzione intestinale, mi ha dato un blister intero di ibuprofene… domani lo userò per poter camminare, sperando che all’arrivo non mi facciano il test anti doping!!

Palais de Rei
Questa esperienza del piede e della sofferenza fisica durante il cammino mi ha fatto riflettere su come il nostro corpo vada rispettato ed amato. Non è importante solo lo spirito, ma anche il corpo al quale va dedicata la stessa attenzione e la stessa cura. Nel cammino non si può andare avanti né con il solo spirito né con il solo corpo: senza le giuste motivazioni la stanchezza sarebbe insopportabile, senza un corpo efficiente le motivazioni ci lasciano seduti sul divano.
Altro elemento ormai palese è come durante questo cammino il Signore mi stia mettendo in condizione di non poter mai contare su me stesso: tutte le volte che mi sento sicuro, penso di potercela fare, capita sempre qualcosa che mi rende bisognoso di aiuto, aiuto che però è sempre lì pronto a soccorrermi. E’ come se il Signore mi costringesse costantemente ad affidarmi a Lui ed al contempo non lascia mai disattesa questa fiducia. Persino le scarpe, i sandali che porto ai piedi, non sono adatti al trekking ed ho come la sensazione che possano rompersi da un momento all’altro. In questo viaggio la provvidenza opera in maniera continuativa, palese, palpabile, è davvero incredibile. Sono certo che quanto vissuto in questi giorni servirà come “provvista per l’inverno” che indubbiamente prima o poi arriva ed è giusto così!
In ogni caso, per il momento, il problema al piede mi sembra abbastanza serio e onestamente mi preoccupa un po’. Spero nel Signore!
Domani si va ad Arzua!
‘Notte