Continuiamo gli allenamenti, io e Daniela ci “divertiamo” a fare una decina di chilometri un paio di volte a settimana in attesa della partenza. Siamo perfettamente consapevoli che qualsiasi allenamento non sarà mai sufficiente… In realtà cerchiamo soltanto di abituarci all’idea che dobbiamo camminare!
Talvolta mi chiedo se effettivamente, a partire soli, non stiamo facendo il passo un po’ più lungo della gamba. Mah! La verità è che sia io che Dani stiamo vivendo un po’ la cosa alla “Romano Guardini” cioè cercando di coglierne tutta la portata simbolica.
Quasi tutti quelli che ci conoscono si chiedono se dopo cinque anni che stiamo insieme torneremo da Santiago ancora fidanzati! Chi ci sta vicino la vede un po’ una prova, una prova della nostra volontà di stare insieme, una prova di autenticità del nostro amore. All’inizio li prendevo tutti per pazzi, ora più passa il tempo, più mi convinco che forse hanno ragione: è una bella prova di fiducia reciproca. A proposito, oggi ho scoperto che O Cebreiro, la nostra prima tappa, si trova su un monte e che il pullman ci lascia alle falde! Primo imprevisto… per fortuna siamo ancora a Palermo e abbiamo tutto il tempo di rimodulare il tutto!

Mi auguro non sia così!